N° 89
FUOCO INCROCIATO
1.
Il
mio nome è Ben Urich e sono un reporter investigativo del Daily Bugle. Il mio
mestiere è raccontare le storie, non viverle, anche se mi è capitato spesso di
rischiare la vita in cerca della verità o di qualcosa che almeno le
assomigliasse. Questa potrebbe essere una di quelle volte.
Sono
venuto a Chinatown seguendo la mia giovane collega Candace Nelson ed ho
scoperto che si è recata a quello che ha tutta l’aria di essere un meeting tra
la Triade[1]
e la Yakuza.[2]
Come abbia fatto a
cacciarsi in questo guaio, non ne ho la più pallida idea, ma forse ce l’ha il
tizio che mi è arrivato silenziosamente alle spalle dicendo:
-Non è il solo ad
essere preoccupato per Miss Nelson, Mr. Urich.-
Faccio per girarmi verso di lui
quando mi ammonisce:
-Non si volti, è
molto meglio.-
-Chi è lei?- non
posso fare a meno di chiedere.
-Un amico di Miss
Nelson proprio come lei e voglio tirarla fuori da quel locale prima che
accadano cose molto brutte.-
-Lei si che sa come
tranquillizzare le persone.-
-Non voglio
tranquillizzarla, Urich. Fa bene ad essere spaventato, mi creda.-
E lo sono, questo è certo, per
Candace se non per me.
Diario di guerra. Annotazione n. 28 (continua). Osservai Urich con attenzione. Stava chiaramente parlando con qualcuno
che si teneva nell’ombra fuori dalla mia visuale. Impossibile dire chi fosse.
Qual era il suo interesse in questa faccenda? Era un amico o un nemico? Stava
forse minacciando Urich? In questo caso sarei dovuta intervenire. Dopo che mio
marito era morto il giorno delle nozze perché si era trovato in mezzo ad una
faida mafiosa, avevo giurato che nessun innocente avrebbe mai sofferto per mano
di un criminale se io avessi potuto impedirlo.
Accarezzai il
grilletto del mio fucile e mi preparai ad intervenire se le cose fossero
precipitate e precipitarono, infatti, anche se non nel modo che mi aspettavo.
Un’auto si fermò
davanti al ristorante cinese dove Martin Li, il presunto nuovo capo della
Triade del Drago Nero a New York, si era appena incontrato con Matsu’o
Tsurayaba, un pezzo grosso della Yakuza arrivato da poco da Tokyo.[3]
Ne scese una
giovane donna di chiara origine ispanica che si avvicinò alla porta del
ristorante. Le guardie armate all’ingresso la fermarono è fu allora che accadde
qualcosa che mi prese completamente di sorpresa.
Ho il sonno molto leggero. Capita quando lo stesso
destino che ti ha reso cieco ha anche acuito i tuoi sensi ad un livello
superumano.
Sento
il suono delle sirene quando sono ancora lontane e sono in piedi prima che Natasha
cominci a svegliarsi.
-Che sta succedendo, Matt?- mi chiede con voce
ancora impastata dal sonno.
-Qualcosa di grosso dalle parti di Chinatown,
direi.- le rispondo.
-Non un altro attentato al Quartier Generale della
Polizia, spero.-
Tasha
si riferisce a quando il Coordinatore, un boss criminale con superpoteri aveva
fatto saltare un’ala del Police Plaza Uno,[4] un
antipasto delle guerre criminali degli ultimi tempi.
-Tasha, io devo…-
-Lo so, Matt.- dice -Fai quel che puoi nei panni di
Devil. Mi spiace solo non poter venire con te.
Natasha
Romanoff non è solo un’espatriata russa e una nota stilista d’alta moda è anche
una superspia conosciuta col nome in codice di Vedova Nera. In questo momento,
però, è anche incinta dei nostri figli, due gemelli e sa che per il momento non
può dedicarsi all’azione.
-Cerca di non farti ammazzare, Mr. Murdock.- mi
dice mentre termino di indossare il mio costume rosso.
-Ci starò attento.- replico mentre m’infilo la
maschera.
Faccio
scattare il cavo del mio bastone agganciandolo ad un palazzo vicino poi balzo
oltre la terrazza.
2.
Guardo i due
uomini che si allontanano verso un salottino privato e mi chiedo di cosa
debbano parlare. Martin Li è ufficialmente un pilastro della comunità cinese di
New York. Arrivato da poco da Hong Kong, si è subito fatto notare per le sue
attività benefiche. Si sussurra che fosse il contabile della Triade del Drago
Nero nella Grande Mela e che dopo l'assassinio del vecchio capo della Triade[5]
ne abbia preso il posto. Per una serie di circostanze fortunate, o forse non
troppo, lui mi crede una escort d'alto bordo ma se scoprisse che invece di Anna
Rand mi chiamo Candace Nelson e sono una giornalista del Daily Bugle, la mia
vita potrebbe non valere un soldo bucato. Questo ovviamente se è davvero quello
che dicono che sia ed il fatto che si sia appartato con un noto oyabun[6]
della Yakuza sembra avvalorare quest'ipotesi. Se solo riuscissi a sapere cosa
si diranno.
-La curiosità può, come dite voi?
Oh sì: uccidere il gatto.-
A parlare è stata
l'accompagnatrice dell'oyabun in questione.
Il suo nome è Fuyumi Fujikawa ed appartiene ad una delle famiglie più in
vista del Giappone e non solo. Quella della Stark-Fujikawa, per intenderci ma
lei deve essere la pecora nera della sua
famiglia, un po' come io lo sono della mia, viste le sue frequentazioni.
-Prego?- dico facendo la finta tonta.
-Ti ho visto seguire con lo sguardo Li e Matsu'o. Dammi retta: se ti va
di vivere, non far capire a Matsu'o che sei un tipo curioso.-
Non dubito che
abbia ragione. Vorrei replicare ma improvvisamente dall'ingresso del locale
arrivano delle grida.
-Che sta succedendo?- chiede la Giapponese.
Sento degli spari e
poi delle grida. Mi alzo di scatto. La giornalista che è in me vuole sapere
cosa accade ma potrei pentirmene.
Davanti a me c'è un
licantropo.
Diario di guerra. Annotazione n. 28 (continua). La ragazza ispanica si avvicinò
all'entrata. Dalla mia postazione non potevo sentire quello che stava dicendo
ma la vidi mutare. I suoi vestiti si strapparono mentre lei assumeva la forma
di un lupo antropomorfo. So che a New York ci si può aspettare di tutto ma una
licantropa era una cosa decisamente nuova per me.
Mentre rimanevo
indecisa su cosa fare, la licantropa si gettò contro le guardie all'ingresso.
Le ci vollero pochi secondi per uccidere gli uomini armati provocando un vero e
proprio bagno di sangue, poi, dopo essersi sbarazzata con noncuranza dei
vestiti, entrò nel locale e la persi di vista.
Il nome della ragazza è Esmeralda Lobo ed
appartiene ad una famiglia molto particolare che per lungo tempo è stata a capo
di un cartello della droga messicano. Particolare perché quasi tutti i suoi
membri sono in grado di trasformarsi in licantropi e non è difficile immaginare
come questo potesse terrorizzare i loro nemici.
Esmeralda
è arrivata a New York chiamata da suo cugino Manuel che si è associato con un
gangster mascherato che si fa chiamare Hood[7]
e quando le hanno proposto di uccidere un po' di gente della Triade e della
Yakuza ha accettato entusiasticamente. Una cosa bisogna dire di Esmeralda:
l'aggettivo psicopatica non le rende assolutamente giustizia.
Far
fuori le guardie all'ingresso è stato facile, non si aspettavano lei ma ora
viene il bello.
I
clienti del ristorante scappano in preda al panico o rimangono pietrificati
alla sua vista, come la bionda davanti a lei
-Togliti
dalla mia strada se vuoi vivere.-
le dice ma lei non si muove.
Esmeralda
allunga una zampa artigliata verso di lei ma prima che possa toccarla, qualcosa
le colpisce il polso. Il nome tecnico è nunchaku e consiste di due bastoni di
legno uniti da una catena. L'uomo che li ha lanciati è un maestro del suo uso.
Indossa un costume arancione ed una maschera ispirata ad un muso di tigre e si
fa chiamare Chaka.
-Prenditela con qualcuno alla tua altezza.-
le dice.
-Volentieri!- esclama Esmeralda lanciandosi su di lui
mirando alla sua gola.
Chaka
cade a terra e sente le zanne della licantropa a pochi millimetri dal suo
collo. Forse sarebbe riuscita a squarciargliela se non fosse protetta da una cotta
di maglia
Riesce a respingerla indietro ed a rimettersi
in piedi.
-Chi
sei?- gli chiede Esmeralda -La
guardia del corpo di Martin Li?-
-Una specie.- risponde Chaka -Vattene da qui
adesso, Esmeralda.-
-Come
sai...?-
-Ho fatto affari coi tuoi fratelli in
passato. Hanno fatto una brutta fine non è vero? Eduardo è morto e Carlos
chissà dov'è? Non devi seguire il loro sentiero.-
-È
il mio sentiero!- ribatte la
ragazza balzando addosso a Chaka che stavolta la evita facilmente.
Il
combattente cinese tiene a bada la licantropa con relativa facilità ma non
riesce a vibrarle il colpo che l'abbatterebbe. Lei, d'altro canto, riesce a
ferirlo al petto.
-Il
primo sangue è mio!- proclama -E
lo sarà anche l'ultimo!-
Un
bastone bianco fende l'aria rimbalza contro la parete e la colpisce alla nuca.
3.
A quanto pare, sono arrivato giusto in tempo per
salvare la situazione. Non so che ci faccia Candace Nelson qui ma so che non
lascerò che quella licantropa uccida lei o qualcun altro.
-Non
dovevi impicciarti, Devil.- dice la
licantropa -Non sono affari che ti riguardano.-
-Quando gli innocenti sono minacciati, mi riguarda
sempre.- ribatto.
Lei
fa per saltarmi addosso. Riuscirei ad evitarla facilmente ma non devo perché
lei è bloccata da due nunchaku che le stringono la gola.
È
stato Chaka ma sotto quella maschera non c'è Bill Hao come l'ultima volta che
l'ho incontrato. L'odore, però, è simile. Che sia suo fratello Robert tornato
ad una vita di crimini? Non ho il tempo di chiedermelo perché siamo circondati
da uomini armati con evidenti intenzioni ostili. Gente della Yakuza o della
Triade, probabilmente.
-Pare che siamo dalla stessa parte, Diavolo.- mi
dice Chaka.
-Per ora...- ribatto -... ma abbiamo molte cose da
chiarire.-
-Al momento opportuno.-
La
distrazione ha dato modo alla licantropa di liberarsi. Balza addosso agli
uomini più vicini. Sento il rumore sottile dello squarcio alla gola di uno,
l'odore metallico del sangue che scorre ma sono troppo impegnato per pensarci.
Lancio
il mio bastone disarmando un paio di sgherri, poi salto e ne stendo a calci un
altro paio. Con una capriola torno indietro e sferro un pugno ad un terzo
Nel
frattempo Chaka si sta dando da fare con gli altri. La licantropa balza su un
altro gruppetto e si dirige verso l'uscita, le lancio contro il mio bastone e
la sbilancio. Dovrebbe ringraziarmi, le ho appena salvato la vita; il
proiettile di un fucile ad alta precisione le è passato sopra la testa.
A
quanto pare, qualcuno la vuole morta.
Diario di guerra. Annotazione n.
28 (continua). Avevo mirato alla testa della licantropa o quel
che era. Non potevo sbagliare ma poi il bastone di Devil l'ha fatta cadere
facendomi sbagliare il colpo. Dannata sfortuna. Devil non poteva certo sapere
della mia presenza dopotutto.
Il rumore delle sirene
in arrivo mi avvertì che era meglio filare. Per il bene della mia missione non
dovevo farmi prendere.
Avrei sistemato i
conti con Martin Li un'altra volta.
Esmeralda
Lobo rotola fuori dal locale mentre la pallottola le fischia sopra la testa.
Sembra
che ci sia in giro un nuovo nemico, pensa, uno che si tiene ben nascosto. Per
quanto sia impulsiva, si rende conto che restare sarebbe una follia.
Salta
sul tettuccio di un auto e da lì balza lontano. Raggiunge il tetto di un
edificio vicino e poi un altro. Infine ricade su una limousine scura e vi si
infila dentro.
-Ne deduco che qualcosa è andato storto.- le
si rivolge l’autista.
-Si sono messi di mezzo due ficcanaso in
costume.- replica Esmeralda mentre torna in forma umana e, senza alcun
imbarazzo, si infila dei vestiti che si trovano sul sedile -Devil e un Cinese
che si faceva chiamare Chaka.-
-Chaka hai detto? L’ho sentito nominare: era
un boss di Chinatown ma si era ritirato e messo sulla retta via o almeno così
dicevano.-
-Sulla mia via si è messo di certo e gliela
farò pagare.-
-Calma i bollenti spiriti piccola. Avrai la
tua occasione, ma non oggi.
L’auto
prosegue indisturbata lungo la F.D.R. Drive.
4.
Quando riesco ad
entrare nel locale è ormai tutto finito. Nella confusione Devil e Chaka se la
sono filata.
-Non c'è nulla per
te, qui, Urich.- mi dice il Detective Connor Trevane dell'Organized Crime
Control Bureau.
-Scherzi?- gli dico
-Un massacro a Chinatown con un licantropo di mezzo? Questa è una storia.-
Trevane sembra riflettere, poi mi
dice:
-Non è la prima volta
che hai a che fare con dei licantropi, vero?-
-Ti riferisci ai
fratelli Lobo? È stato tanto tempo fa. Eduardo è morto, l'ha ucciso una mia
amica,[8]
e suo fratello è sparito da tempo.[9]
Che c'entrano loro?-
-Non dovrei dirtelo ma
alcuni testimoni hanno detto che la licantropa aveva un accento ispanico.-
Devo ammetterlo, sono sorpreso e
preoccupato.
Durante il tragitto sino
al mio appartamento apprezzo che molto che Ben Urich non mi faccia domande ma
so che è solo questione di tempo e non sarà facile rispondere.
Con atteggiamento molto paterno si assicura che io
rientri in casa sana e salva poi se ne va.
Percorro il tragitto dall’ascensore al mio
appartamento il più rapidamente possibile ed una volta entrata mi chiudo la
porta alle spalle e giro la chiave nella serratura a doppia mandata. Faccio
qualche passo ed il cuore mi sobbalza in petto quando mi accorgo che c’è un
uomo seduto su una poltrona del soggiorno.
Una voce maschile che conosco dice in tono serio:
-Candace, dobbiamo
parlare.-
Nella sua lussuosa suite in un prestigioso hotel di
New York Matsu’o Tsurayaba si versa da bere e dice alla donna che è con lui.
-Quel che è
accaduto dimostra che i nostri avversari sono davvero agguerriti e determinati.
Dobbiamo aspettarci altri tentativi.-
-Che intendi fare
?- gli chiede Fuyumi Fujikawa -Chiamerai in aiuto la Mano?-
-Solo se sarà
necessario. Voglio capire bene chi abbiamo di fronte. Conoscere bene il tuo
nemico è fondamentale per sconfiggerlo. Per il momento mi limiterò a prendere
qualche precauzione in più.-
-E quindi?-
-Quindi, mia cara
Fuyumi, giocheremo secondo le nostre regole.-
5.
Dakota
North si sveglia al profumo del caffè. Indossando solo la giacca del pigiama si
reca in cucina dove Robert Diamond è in piedi con indosso i pantaloni dello
stesso pigiama.
-Ben svegliata.- la saluta.
-Grazie.-replica lei accettando la tazzina
che lui le porge,
-Il tuo amico Cooper non si è fatto vivo,
forse ti sei sbagliata su di lui.-
Dakota
scuote la testa con aria scettica.
-Vorrei che fosse così ma non ci credo.-
ribatte -Penso, invece, che avrò sue notizie presto.-
Ha
appena finito di parlare che il suo telefono squilla,
Quando arrivo in
redazione vedo che Candace Nelson non è al suo posto. Posso immaginare che sia
ancora scossa per gli eventi della sera precedente ma avrei voluto farle
qualche domanda sul perché fosse in quel ristorante. Dovrò aspettare.
Accendo il computer e trovo una sua
e-mail con un allegato: un articolo sugli eventi della sera prima. Mi prega di
darci un'occhiata e consegnarlo per la stampa. Mi avverte anche che sarà
assente per qualche giorno.
Sembra che il vostro Ben Urich dovrà
aspettare un po' le risposte che cerca.
È stata una
mattinata davvero intensa, devo ammetterlo. È cominciata con la visita di due
vecchi amici di Natasha che ho subito sospettato di essere due supereroi in
incognito[10]
ed è continuata con uno scontro con Gargoyle e l’arrivo a sorpresa dell’Eterna
di nome Sersi.[11]
Adesso io e Natasha ci
stiamo rilassando in attesa della cena quando il suo telefono squilla.
-Pronto?- risponde lei rapidamente.
Con il mio superudito
è abbastanza facile seguire la conversazione.
<<Buonasera Miss Romanoff. Sono Eric Slaughter. Mi aveva chiesto
informazioni sui movimenti della Yakuza qui a New York, ricorda?>>
-Perfettamente. Che novità ci sono?-
<<Richard Fisk ha invitato i capi dei vari cartelli criminali
della città ad un incontro per arrivare ad una tregua. La richiesta è partita
da Hood.>>
-Ovvero il meno affidabile di tutti. Ci sarà anche Tsurayaba, quindi?-
<<Immagino di sì, è stato invitato. Ho ricevuto l’invito anch’io
ma ho detto di no. Come sa, sono fuori dal giro ormai>>
Storco le labbra. Ho
avuto a che fare con Slaughter in passato e mi riesce difficile immaginarlo
come un tranquillo pensionato.
La conversazione
finisce ed io mi alzo da divano.
-Pare che debba fare un’altra gita fuori programma.- dico.
-Sapevo che l’avresti detto.- commenta Natasha -Temi anche tu che
accada qualcosa.-
-Le cose erano già abbastanza tese prima che Silvermane fosse
assassinato e l’attentato a suo figlio il giorno del funerale ha peggiorato le
cose.-[12]
-Non piangerò certo per quei due. Ricordi i guai che ci procurarono
quando si misero a capo dell’Hydra?- [13]
-Non per questo mi piace l'idea
di una guerra per il controllo del loro territorio. Credo che farò un giretto
dalle parti della Fisk Tower, non si sa mai.-
Mi alzo e mi reco
nella camera da letto dove mi sbarazzo dei vestiti normali e metto il mio
costume rosso.
-Mi spiace non poter venire con te.- mi dice Natasha dalla soglia
.-Me la caverò, mammina.- ribatto sorridendo -Sono grande ormai.-
-Molto spiritoso...-
Lancio il cavo del mio
bastone e balzo fuori dalla terrazza, Con un po' di fortuna sarò presto a
destinazione.
Posso quasi sentire lo
sguardo di Natasha su di me. So quanto le manca non poter entrare in azione ma
ha fatto la sua scelta so che ne è felice quanto me.
Non molto dopo sono in
vista della Fisk Tower. Quel posto suscita in me ricordi decisamente poco
piacevoli. È un simbolo della mia caduta e della mia rinascita al tempo stesso.
C'è un elicottero che
si sta facendo troppo vicino alla cima. Sento distintamente il rumore delle
pale del rotore ed anche qualcos'altro: il sibilo di un missile che impatta a
tutta velocità contro la torre.
Il rombo
dell'esplosione risuona nelle mie orecchie, avverto distintamente il calore che
sprigiona.
Anche senza la vista so che la cima della Torre è un cumulo di macerie. Chi può essere sopravvissuto?
CONTINUA
NOTE DELL'AUTORE
Non molto da dire, quindi facciamo in fretta:
1)
Esmeralda Lobo è un personaggio creato da
Christopher Yost & Paulo Siquera su Scarlet Spider Vol. 2° #12.1 datato
febbraio 2013 ed introdotto in MIT in quest'episodio. È la sorella minore di
Carlos Lobo, noto anche come Espectro. Ne risentiremo parlare.
2)
Gli eventi legati all'omicidio di Silvermane ed
all'attentato alla Fisk Tower possono essere letti in dettaglio su Occhio di
Falco #23/24.
3)
La visita di Carol Danvers e Dane Whitman a
Natasha avviene su Capitan Marvel Vol. 2° #6 tra i capitoli 4 e 5 di questa
storia.
Nel prossimo
episodio: reazioni e conseguenze all'attentato alla Fisk Tower.
Non mancate.
Carlo
[1] La malavita organizzata cinese.
[2] La malavita organizzata giapponese.
[3] Come visto nell’ultimo episodio.
[4] Sull’Uomo Ragno MIT #83/84.
[5]Nell'episodio #85,
[6]Capo, padrino,
[7]Vedi i recenti episodi di Occhio di Falco MIT.
[8] Glory Grant su Web of Spider Man #55 (in Italia su L’Uomo Ragno, Star Comics, #109).
[9]Ma chi legge La Tomba di Dracula sa che fine ha fatto.
[10]Ovvero Carol Danvers e Dane Whitman, come visto su Capitan Marvel Vol. 2° #6.
[11] Sempre su Capitan Marvel Vol. 2° #6.
[12] Su Occhio di Falco #23.
[13] Accadde su Daredevil Vol. 1° #120/123 (Prima edizione italiana Uomo Ragno, Corno, #166/169).